UN
ANTICO,
UN EQUILIBRIO
UNICO

La nostra zona
di produzione

Inconfondibile, unico e inimitabile
territorio del Valdobbiadene
Conegliano DOCG

Veneto

Provincia di
Treviso

Zona di
Valdobbiadene DOCG

TIPOLOGIE VITICOLE
UNICHE

Il terroir del Conegliano Valdobbiadene comprende una fascia di 15 comuni compresi in un’area dalle caratteristiche geologiche e climatiche uniche, situata tra l’area di Venezia e il complesso montano delle Dolomiti. Sono suoli collinari, naturalmente in forte pendenza, rocciosi, sabbiosi e argillosi, dotati di una millenaria asperità, che difficilmente permettono il ristagno d’acqua. Colline sempre ventilate, immerse in un microclima mite (la media annuale delle temperature non supera i 12.3°C), in cui coesistono terreni differenti, frutto del disgelo dei ghiacciai dolomitici da un lato – quindi ricchi di sedimenti minerali – e di origine marina – maggiormente permeabili e profondi.

Un territorio ricco di contraddizioni e stratificazioni, dove la pendenza del tratto di collina, la diversa esposizione al sole e la varia conformazione del suolo, danno origine a micro-terroir specifici, e alla produzione di tipologie viticole uniche, dal Rive al Cartizze.
Sin dalla seconda metà del XIX secolo il Conegliano – Valdobbiadene è ufficialmente una zona di produzione del Prosecco, con la fondazione della prima Scuola Enologica italiana. Si tratta di una cronologia storicamente importante, che va a suggellare una tradizione centenaria, prima non registrata. Una storia che si ripete e si evolve per un secolo, sino alla nascita, nel 1962, del Consorzio di Tutela del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene e l’ottenimento, nel 1969, della Denominazione di Origine Controllata. Il resto rappresenta la grande storia recente: la qualifica DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) nel 2009, la definizione di “Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore”, il riconoscimento del terroir inteso come Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Superiore di Cartizze DOCG
c.a. 1.600.000 bottiglie

Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG “Rive”
c.a. 3.000.00 bottiglie

Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG
c.a. 102.000.000 bottiglie

Prosecco DOCG
c.a. 970.000.000 bottiglie

A differenza della classica rifermentazione del vino in bottiglia, il metodo Charmat-Martinotti prevede che la seconda fermentazione del vino avvenga nelle autoclavi: recipienti a tenuta di pressione, normalmente in acciaio, con precise e controllate aggiunte di zuccheri e lieviti e nessun additivo a veicolare la spuma. Le bollicine infatti si formano (presa di spuma) grazie alla reazione naturale che avviene tra lo zucchero e i lieviti. Il prolungamento per precisi periodi di tempo del vino sui propri lieviti, permette una serie di evoluzioni di grande raffinatezza e di affascinante articolazione sensoriale. Un procedimento accurato e minuzioso, paragonabile alla complessità del metodo di fermentazione classica.

1

Raccolte delle uve a mano

2

Rimozione del raspo e leggera pigiatura

3

Soffice spremitura per separare bucce e vinaccioli dal mosto

4

Prima fermentazione in contenitori d’acciaio

5

Seconda fermentazione o presa di spuma in autoclava

6

Filtraggio isobarico

7

Refrigerazione in autoclave

8

Filtrazione finale

9

Imbottigliamento a pressione controllata isobarica

10

Tappatura ed etichettatura

Come è tipico delle più grandi invenzioni artigianali e industriali, anche nel caso dei metodi di fermentazione vinicola esistono un “prima” e un “dopo”, la produzione di una macchina o di un sistema, e non sempre il detentore dell’idea coincide con colui che mise a punto il metodo. Nel caso della rifermentazione in autoclave l’idea fu italiana e ne fu artefice Federico Martinotti, direttore dell’istituto sperimentale per l’Enologia di Asti, il quale nel 1895 teorizzò sulla possibilità di far fermentare i vini in serbatoi a tenuta stagna per un determinato periodo di tempo e a una certa temperatura controllata. Fu però Eugéne Charmat, un ingegnere francese, a realizzare nella pratica la prima autoclave per la rifermentazione del vino, 15 anni dopo l’intuizione geniale di Federico Martinotti. Da qui la paternità di questo processo produttivo, passato inizialmente alla storia soprattutto come “Metodo Charmat”, per poi essere ricordato anche come “Metodo Martinotti” o genericamente come “Metodo Italiano”, grazie al successo planetario ottenuto nel novecento da vini italiani rifermentati sui propri lieviti (dal prosecco, al moscato, al lambrusco).

Il residuo
zuccherino

Extra Brut

La tipologia di prosecco più recente. Prevede una quantità di zuccheri minima, da 0 a 6 grammi per litro, per una bollicina particolarmente secca, ove è spiccatamente riconoscibile una nota acidula. Il gusto e l’aroma sono fruttati e richiamano la mela, la pera, gli agrumi, con tenui sentori di fiori a grappolo come l’acacia e il glicine. Pur essendo considerato un vino a tutto pasto, il prosecco extra brut è ideale come aperitivo, soprattutto se abbinato a crudité di pesce e crostacei.

Merotto - Integral - Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG - BRUT INTEGRAL - MILLESIMATO - thumb

Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG

Integral

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Brut

Il prosecco maggiormente apprezzato oltre i confini italiani prevede un residuo zuccherino di media entità, dagli 6 ai 12 grammi per litro. È un vino a tutto pasto, floreale al palato, sapido e marcatamente acidulo, dalle reminiscenze tostate.

Merotto - Cuvée del Fondatore Graziano Merotto - Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG - BRUT - MILLESIMATO - RIVE DI COL S.MARTINO - thumb

Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG

Cuvée del Fondatore Graziano Merotto

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Merotto - Grandi Rosa di Pinot Nero - Vino spumante rosato - ROSÉ BRUT 100% PINOT NERO - thumb

Vino spumante rosato

Grani Rosa di Pinot Nero

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Merotto - Bareta - Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG - BRUT - thumb

Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG

Bareta

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Extra Dry

Per la quantità di zuccheri (dai 12 ai 17 grammi per litro), per la sua freschezza e per il suo essere piacevolmente aromatico l’Extra Dry è un classico del prosecco, immediatamente riconoscibile al palato e al naso. Riccamente profumato, dai sentori di frutta che sfumano nel floreale, è perfetto come aperitivo e per ogni celebrazione.

Merotto - Castè - Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG - EXTRA DRY - MILLESIMATO - thumb

Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG

Castè

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Merotto - Colbelo - Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG - EXTRA DRY - thumb

Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG

Colbelo

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Dry

Un prosecco morbido, decisamente dolce (il residuo zuccherino va dai 17 ai 32 grammi per litro) e profumato, caratterizzato dagli aromi decisi della frutta matura. Ottimo come fuori pasto, per brindisi e occasioni di socialità, specialmente se accompagnato da piccoli dolci e frolle.

Merotto - La primavera di Barbara - Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG - DRY - MILLESIMATO - thumb

Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG

La primavera di Barbara

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Merotto - Superiore di Cartizze - Valdobbiadene Superiore di Cartizze DOCG - DRY - thumb

Valdobbiadene Superiore di Cartizze DOCG

Superiore di Cartizze

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