graziano
Graziano Merotto nasce qui, a Col San Martino, un borgo rurale tra prati e pendii ancora lontano dai fasti che avrebbe raggiunto diventando fulcro della futura produzione di bollicine. Graziano proviene da una famiglia di agricoltori votata alla produzione del vino e cresce con un progetto che ora definiremmo visionario, ma che all’epoca era considerato audace: conferire dignità al Prosecco, dando l’avvio a una ricerca pluriennale basata sulla vinificazione a fermentazione naturale.
CON LE MANI, NELLA TERRA
Un percorso di autenticità che si rinnova da oltre 50 anni
Le mani danno forma a ogni spazio, sono radice e volontà. Nel ripetere gesti antichi trattengono segreti altrimenti dimenticati, e li ripropongono secondo uno stile e una personalità contemporanei. “perché le mani raccontano, come gli sguardi e i silenzi. Nelle mani, come nei tronchi degli alberi, si leggono le linee e le curve di un’esistenza. La dolcezza, la fatica, le sofferenze, il solco delle cose con cui siamo venuti in contatto, che ci hanno caratterizzato, insinuandosi tra le pieghe e oltre” *tratto dal libro: Me la ricordo come una giornata felice.
Ciò che colpisce metaforicamente delle mani di Graziano Merotto è la profonda conoscenza di un territorio, i colli di Conegliano e Valdobbiadene, e i segni di un lavoro contadino che si traduce, da oltre 50 anni, in: “Fare vino”.
II sapere di una vita, il frutto di una passione nata da ragazzo e poi trasformata in una professione: creare vini in grado di lasciare una traccia.
Sono mani generose, quelle di Graziano, mani che mantengono l’umiltà e lo stupore di un tempo, immerse nella natura e che conservano il sapere dell’artigiano, pur in un contesto tecnologicamente all’avanguardia.
LA NOSTRA LINEA DEL TEMPO
Una terra generosa e austera, dove l’armonia delle contraddizioni soffia nell’aria e si fa vento, battuta da un sole accecante e poi da una pioggia sferzante: un luogo magico e severo, che richiede chi lo sappia domare e far fruttare. Con caparbietà, tenacia, dedizione.
La storia di Graziano Merotto è appassionante e al tempo stesso estremamente lineare, umile. A raccontarla, prima ancora che il protagonista, sono le sue mani. Mani segnate, mani che sono un libro aperto. Su una passione, su una terra, su un sogno.
1972
Graziano fonda la sua cantina iniziando a produrre vino Sur Lie da uve Glera.
Fine degli
anni ‘70
La prima autoclave entra in azienda a fine degli ‘70 e da quel momento Graziano inizia a sperimentare il Metodo Martinotti-Charmat sotto la guida dell’enologo-poeta Piero Berton.
Anni ’80
Graziano Merotto ha sempre avuto una grande stima per le uve Pinot. Spinto dalla propria passione, in questi anni si affaccia al mondo del metodo classico con umiltà, con le sue pupitres e quanto necessario per produrre una nicchia di bottiglie, quasi personale.
Inizio
anni ’90
Nasce La Primavera di Barbara, un Prosecco di alta qualità, gli attribuisce il nome della figlia, Barbara.
1997
Prima edizione Rosso Dogato: un vino che resiste nel tempo. Il suo nome lo deve alla lunga sosta sulle “doghe” di rovere francese, in parte Tonneau e in parte Barrique. Di grande impatto l’etichetta che storicamente riportava le mongolfiere, come a significare “andare oltre”. Una nuova sfida che tutt’ora conquista un gran pubblico di appassionati.
2001
Precursore dei tempi, Graziano registra ufficialmente il brand Merotto scegliendo di usare l’attuale bottiglia, personalizzata e distintiva, con una linea snella ma vivace e tutt’ora molto apprezzata.
2009
La Cuvée del Fondatore Graziano Merotto Rive di Col San Martino Brut nasce dopo anni di vigna e cantina. Come infatti recita la religione della terra “per fare buon vino occorre conoscere bene la terra da cui proviene”, Graziano ha intrapreso questo grande progetto personale selezionando prima di tutto l’unicità di una propria storica RIVA. E, per merito dell’esperienza maturata nelle passate trenta vendemmie unendo un’inestimabile ammirazione per il territorio, nasce il suo vino più importante.
2015
Nasce il primo millesimo di Casté Extra Dry, preveniente dall’omonimo Colle il Castello.
Graziano predilige questo singolo vigneto per le sue caratteristiche topografiche e morfologiche uniche composto da un terreno conglomerato. Il risultato è un vino che rappresenta l’espressione più tipica del Prosecco Superiore DOCG.
2018
Integral Extra Brut nasce dalla volontà di raccontare il territorio anche nella versione più secca.
Una sfida che Graziano ha saputo cogliere partendo dalla selezione di uve provenienti solo dalle nostre viti più vecchie per ottenere un vino particolarmente gastronomico: fresco, elegante ma deciso.
2019
Un anno per noi molto importante che ha segnato l’apertura del Merotto Space, uno spazio interamente dedicato all’accoglienza. Appassionati e wine lovers da tutto il mondo possono scoprire l’unicità delle nostre colline, degustare e acquistare i nostri vini, organizzare un meeting aziendale e il proprio evento a tema.
2020
Graziano Merotto è sempre stato affascinato dall’eleganza e dalla nobiltà di questo vitigno e ne possiede da tempo un significativo appezzamento a Col San Martino. Dopo alcune vendemmie in cui la sperimentazione di alcune parcelle ha permesso di affinare l’obiettivo stilistico e con il millesimo 2020, inizia il viaggio di questo nuovo vino.
2021
“Con il Fondatore del Fondatore, desidero celebrare un anniversario per me unico e irripetibile, i 50 anni del mio lavoro, dei miei sacrifici e della mia visione”.
Così Graziano crea “Cuvée del Fondatore 50 Graziano Merotto”, un Prosecco Superiore DOCG in grado di sfidare il tempo.
2025
Qualcosa di nuovo sta arrivando… come ci stupirà Graziano questa volta?